lunedì 24 ottobre 2011

16 OTTOBRE 2011 PER LA TERZA VOLTA A LOCRI PER COMMEMORARE L'ASSASSINIO DI FRANCO FORTUGNO

Cari lettori, sono Tina e vorrei raccontarvi la magnifica esperienza che abbiamo vissuto a Locri, dove ci siamo recati per la terza volta nei giorni 15, 16 e 17 ottobre, per celebrare il sesto anniversario dell’assassinio di Francesco Fortugno. L’invito dell’on. Laganà e del Ministero della pubblica istruzione ci ha resi molto felici perché è un modo per metterci in contatto con ragazzi e adulti non appartenenti alla nostra regione ed è molto importante in una terra come la Calabria, ancora molto provata dal problema dell’ndrangheta. Inoltre per la prima volta insieme a noi sono venuti i piccoli (le ex “mascotte” del comitato che da quest’anno, data l’ età, passeranno negli junior, mentre noi più grandi passeremo nel comitato Addiopizzo), i quali la sera del 15 ottobre hanno avuto il piacere di conoscere, e noi di rincontrare, la vedova di Fortugno, Maria Grazia Laganà, con la figlia e il figlio. La mattina del 16 ci siamo recati a palazzo Nieddu, luogo dell’assassinio, e abbiamo aspettato che depositassero la corona di fiori in onore di Fortugno. Dopodiché abbiamo raggiunto la Casa della cultura della città presso cui abbiamo ascoltato le parole dell’on. Laganà seguita da una tavola rotonda intitolata “Francesco Fortugno, cittadino d’Italia” cui hanno partecipato il senatore Chiti, il sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto, il consigliere del Csm Guido Calvi e il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso. Durante il dibattito è intervenuta anche l’attrice Serena Autieri con la lettura di una poesia e di alcuni documenti. La cosa che c’è dispiaciuta molto è stata la poca partecipazione da parte delle scuole del luogo, in quanto siamo sicuri che sono soprattutto i ragazzi ad avere bisogno di una maggior consapevolezza sul problema dell’ndrangheta per una conoscenza personale, ma soprattutto per iniziare a combatterla e non esserne più soggiogati in futuro.
A concludere l’evento siamo stati noi col nostro pezzo “Contromafia rap”. Infine il pomeriggio abbiamo partecipato alla S. Messa celebrata nella Cattedrale, in cui la tristezza già presente in noi, si è fatta più intensa di fronte alle lacrime della famiglia. In quel momento è ci è sembrato importante poter stare loro vicini.
Infine è stato, come gli anni passati, bellissimo partecipare a quest’evento e ci auguriamo di poterlo fare anche in seguito, nella speranza che il sacrificio di Francesco Fortugno smuova qualcosa nella coscienza dei calabresi affinché trovino finalmente la forza di ribellarsi.